L’importanza e il valore di un blog aziendale (ancora di più con l’IA)
Un blog può portare valore reale all’azienda? Perché è ancora uno strumento centrale nella strategia di lead generation sia BtoB che BtoC?
Il digitale per noi è un mezzo: il successo del tuo business è il fine. Il team Argoserv, compatto e coeso dal 2003, studia e applica le migliori strategie di marketing e le tecnologie per portare al successo le aziende e i partner che scelgono di lavorare con noi.
Articolo aggiornato a Maggio 2023
La SEO copywriting è:
"l’arte di aiutare a ideare contenuti utili per il tuo business in grado di rispondere alle esigenze (non solo domande) che la tua audience manifesta sulle SERP e di diffondersi nell’universo Google"
La SEO copy non è un’inefficace attività volta a far leva su trucchi ed escamotage per raggirare gli algoritmi dei search engine ma una metodologia per progettare e scrivere e presentare il giusto contenuto ai tuoi potenziali clienti.
Non si tratta quindi di:
Se ti vendono la SEO copy come una di queste attività ti stanno proponendo fuffa inefficace.
Non esistono regole universali o formule segrete valide per tutti ma io ti propongo un procedimento, sperimentato e testato in Argoserv in oltre venti anni di attività, che è replicabile in molti settori merceologici e in grado di portare risultati importanti.
Come ho già evidenziato un contenuto (sia esso testuale, video, foto) pubblicato per diffondersi su Google e gli altri search Engine deve essere progettato per:
Dobbiamo:
N.B Questo studio non è necessario per i siti “acchiappa clic” (che vivono di pubblicità di adsense e di affiliation il cui solo fine è posizionarsi di sui motori di ricerca per attrarre traffico generico).
Una volta delineati gli elementi strategici fondamentali per l’azienda o il professionista dobbiamo capire come fare per costruire il contenuto giusto.
Per poter rispondere meglio degli altri alle esigenze dell’utente (intento di ricerca o search intent) manifestato con la richiesta a Google dobbiamo progettare e pubblicare il contenuto più pertinente e rilevante rispetto a quelli della concorrenza:
Se non rispondi alle domande del tuo potenziale utente con il contenuto coerente con la sua esigenza e in grado di soddisfarlo al meglio, nessuna scorciatoia, trucco, incetta di link, iniezione di parole nel testo e stupidaggini varie ti porteranno alla meta.
Puoi essere pertinente e rilevante pubblicando la risposta diretta in 2 righe, utilizzando un calcolatore, consentendo il download di un PDF, un widget, un video tutorial di 10 secondi.
Occorrono strategia e progettualità per capire come rispondere al meglio al tuo pubblico: poi vanno aggiunti gli elementi della SEO tecnica che aiutano il giusto contenuto a diffondersi e conquistare il miglior posizionamento e la massima visibilità e diffusione.
Per spiegare meglio questo concetto riporto testualmente quanto ho scritto sul manuale del Web Marketing Ninja a pag 27:
“Per vincere su Google, oltre a fare in modo che il tuo sito sia tecnicamente perfetto devi assicurarti di rispondere meglio dei tuoi competitor al search intent del tuo potenziale cliente.
Se hai una scelta migliore, se offri il contenuto più esaustivo, se hai l’e-commerce più ricco, se hai il blog più accurato della tua professione, è facile che riesca a ottenere la prima fila anche sulle SERP.
Semplifico: se l’obiettivo del tuo business è sviluppare un portale di comparazione prezzi o di offerte, per essere in prima pagina e rimanerci, devi assicurarti di avere un’ottima struttura tecnica, ma soprattutto di avere un numero di proposte adeguato in grado di competere con la selezione proposta dalla tua concorrenza.
Ciò che il tuo cliente cerca realmente è avere la migliore scelta ai migliori prezzi: se non sei in grado di fornirgliele tu, si rivolgerà a qualcun altro.
Un sito perfettamente ottimizzato per scalare i motori di ricerca che avesse all’interno un’offerta limitata, difficilmente potrebbe competere con un concorrente meno valido tecnicamente che fornisse però una più ampia scelta in termini di occasioni, prezzi e informazioni utili per l’utente.
Del resto se tu fossi interessato ad avere un ampio ventaglio di opzioni e trovassi in pole position un portale con due o tre offerte solamente, immediatamente lo lasceresti per cercare di meglio.
Fra i vari fattori di ranking di cui spesso si parla a sproposito, uno di quelli che avrà maggiore rilevanza in futuro è il comportamento dell’utente sulle pagine dei risultati: un utente che trovi un sito in SERP, clicchi per entrare e dopo poco ne esca (perché probabilmente non soddisfatto), sicuramente non rappresenta un buon segnale agli occhi del gigante di Mountain View”.
“Questo è il secondo segreto SEO che mi sento di lasciarti: dai all’utente la risposta migliore e Google, col tempo, ti premierà”.
Come avrai compreso Google dispone di un armamentario senza eguali per tracciare il comportamento dell’utente sulle SERP e sull’universo che negli anni ha costruito (Maps, Youtube, i dati provenienti da Analytics, da Google ADS, solo per citarne alcuni).
Per questo i risultati che Big G restituisce nelle sue SERP costituiscono la migliore risposta possibile alle esigenze manifestate per quello specifico intento di ricerca.
Pertanto l’attento studio delle SERP ti fornirà tutti gli indizi necessari per poter creare la giusta “risorsa” come Taverniti chiama i contenuti nel suo Google Liquido: è questa la regola aurea della SEO.
Obiettivo: scopri quale contenuto o format è premiato da Google.
Un attento esame di ciò che Google premia ti può dare indizi su che tipo di contenuto (testuale, video, pagina del sito, pagina servizi, pagina e-commerce) l’utente si aspetta di trovare.
Stavo lavorando ad un progetto per una multinazionale che operava nell’ambito delle marmitte tentando di posizionarmi con un post quando mi sono accorto che nella sua Universal Search ora universo Google venivano premiati:
Probabilmente se avessi voluto posizionarmi avrei dovuto lavorare a uno di questi contenuti (anche se avrei potuto, per differenziarmi, provare qualcos’altro anche se questa può rivelarsi una via più rischiosa) o il mio post avrebbe dovuto contenere all’interno video, foto o liste di offerte.
Obiettivo: scopri i punti di forza e debolezza dei tuoi competitor cercando di capire perché sono premiati e come migliorare.
Dopo aver individuato le migliori risorse, studiale attentamente per capire in cosa sono forti (se sono premiati vuol dire che hanno un quid in più) e come potrebbero essere rese più interessanti (con maggiori approfondimenti, con nuovi format, tramite l’introduzione di tool, comparatori, affrontando altre tematiche).
Obiettivo: individua le tematiche da esplodere nel tuo contenuto.
L’attività si divide in due fasi:
Fase 1)
è sufficiente interrogare Google: digitando la parola chiave o il topic (o tramite la ricerca vocale o per immagini) il motore ti restituirà i giusti indizi:
Senza utilizzare alcuno strumento a pagamento, hai già una buona base di partenza.
Si potrebbe inoltre espandere la rosa degli argomenti inerenti solo:
Un altro strumento gratuito per raggiungere lo stesso obiettivo viene fornito da Google ed è Trends (https://trends.google.it/trends/): per sfruttarlo al meglio ti basta cercare la tematica di tuo d’interesse, settare la nazione target, il periodo di riferimento e l’asset di Google da interrogare (si può scegliere la web search o si può cercare anche solo su News, Immagini, Youtube e Shopping),
e otterrai suggerimenti importanti su argomenti e query di tendenza.
Annotando su un foglio di carta o su un foglio Excel le idee raccolte in SERP e su Trends puoi procedere all’ espansione della keyword per:
Non hai bisogno di altri strumenti se non il cervello per moltiplicare il numero di topic potenzialmente interessanti, tuttavia per agevolare il processo ti segnalo alcuni SEO tool utili gratuiti (almeno nelle funzionalità base):
Esistono poi SEO suite a SEO a pagamento quali:
solo per citarne alcuni, che rendono più agevole e veloce tale compito( basta inserire la keyword d’interesse e verranno rilasciate delle liste di parole chiave correlate con i rispettivi volumi).
Prima di passare allo step successivo una precisazione importante:
i volumi di ricerca non sono l’elemento fondamentale
in un piano di content marketing SEO oriented.
Il tuo obiettivo è intercettare tutti gli intenti di ricerca collegati al tuo business (non importa che siano pochi o tanti) ovvero rispondere alle esigenze principali e secondarie collegate al tuo settore (in termini tecnici quella che si chiama la long tail) o mercato di riferimento.
La SEO copywriting non è un fine ma un mezzo per raggiungere i tuoi obiettivi di business ed è efficace sia per attività BtoB che BtoC (come ti mostrerò con esempi reali alla fine del post).
Conquistare una tematica che genera 10 ricerche al mese può fruttare più di uno sterile posizionamento inefficace che attragga centinaia di migliaia di utenti.
Fase 2)
Una volta espansa la lista delle keyword potenziali devo concentrarmi sui topic da “conquistare” in base ai miei obiettivi effettuando delle scelte.
Poiché stiamo parlando di SEO copywriting ti faccio un esempio pratico di come procedere per conquistare le keyword interessanti inerenti tale argomento.
Partendo dalla focus keyword secca scopriamo quali sono gli interessi correlati all’argomento:
Arricchendo la lista con i suggerimenti di suggest troviamo dinanzi ad uno scenario simile:
keyword (topic) |
Seo Copywriting |
Seo Copywriting cos’è |
Corso seo Copywriter |
Seo Copywriting esempi |
Seo Copywriting libri |
Seo Copywriting pdf |
Seo Copywriter |
Seo Copywriter stipendio |
Seo Copywriter lavoro |
Seo Copywriter cosa fa |
scrivere Seo |
Seo copy |
Posto di essere soddisfatto della lista che ritengo esaustiva ora dovrei provvedere alla “potatura” in base ai miei obiettivi: in caso volessi promuovere un corso e/o mostrare la mia expertise potrei lavorare sulla keyword secca, poi focalizzarmi sul cos’è, poi soffermarmi sugli esempi, e poi sullo scrivere e scrittura SEO.
Una volta selezionate le tematiche devo scegliere:
Per semplicità scegliamo di scrivere un blog post (ma il procedimento sarebbe lo stesso per qualsiasi format).
Obiettivo: definisci chiaramente gli elementi che dovrebbero essere trattati scrivendo gli elementi della SEO on Page individuando i paragrafi (o i punti salienti di un video, o di un podcast, o di un’e-mail) che poi diventeranno i tuoi header (o H1, H2, ecc come) nell’esempio qui sotto (ho usato l’excel per comodità):
Obiettivo: esecuzione.
Prepara la bozza del tuo contenuto o falla realizzare al copywriter , al videomaker o al professionista che deve occuparsi della risorsa.
È questa la fase più importante: se non scrivi o produci il contenuto giusto, con lo stile appropriato , citando le fonti interessanti, con il tone of voice adeguato, con un copy persuasivo , con call to action efficaci, tutto il lavoro precedente e successivo non servirà a nulla.
Obiettivo.Consenti all’utente e a Google di individuare il giusto contenuto.
L’obiettivo principale del tag title è migliorare il posizionamento della pagina su Google incrementando il click-through-rate (tasso di click).
Il CTR è quindi un indicatore dell’efficacia di un title o di uno snippet :esso è tanto più efficace quanto maggiore è il suo CTR (un title funziona quando è in grado di attrarre i click degli utenti).
Per aumentare questo valore devi concentrarti sul titolo SEO (con la premessa che Google può scegliere autonomamnte il Title da mostrare senza tener conto di quello che scrivi).
Ecco alcuni spunti per raggiungere l’obiettivo:
La meta descrizione è la parte dello snippet che descrive in modo più completo (ma sempre sintetico) il contenuto della pagina.
La meta description è un elemento che contribuisce a decretare il successo di un contenuto sulle SERP aumentandone il CTR.
Ogni pagina dovrebbe avere una description (altrimenti Google provvede autonomamente a crearne una) descrittiva del contenuto della pagina.
Alcuni consigli utili in ottica di SEO copy per aumentare l’efficacia della description:
Il titolo è l’elemento più visibile e importante della pagina e deve orientare il lettore ed il motore (ne possono essere inseriti più di uno se la pagina ad esempio tratta di argomenti diversi): il titolo H1 serve per chi si trova già sulla risorsa e ha bisogno di comprenderne il contenuto.
Per ottimizzare il tag H1 bisogna tener presente il search intent dell’utente che, venendo da una ricerca su Google e avendo già letto il tag title (e la meta description) si aspetta di trovare un titolo in linea con quanto visto pochi secondi prima.
Ecco perché il tag title e il titolo H1 non dovrebbero discostarsi di molto almeno concettualmente (quindi non parlo solo di keyword).
Il titolo H2 gerarchicamente viene subito dopo l’H1 ed è spesso usato per i titoli delle sezioni o dei paragrafi di una pagina (o di un articolo di blog): possiamo utilizzare gli H2 liberamente in una pagina.
Se ho un contenuto diviso in 5 paragrafi, avrò 5 titoli di paragrafo con H2.
Google legge i tag H2, ma questi vanno inseriti perché (come vedremo a breve) migliorano e guidano l’esperienza di lettura dell’utente che riesce a colpo d’occhio ad individuare gli argomenti che più gli interessano.
Se i paragrafi possono essere divisi in altri sottoparagrafi essi possono divenire a loro volta H3 e così proseguendo possiamo arrivare fino agli H6.
Una delle tecniche che abbiamo per migliorare l’esperienza utente è quella di usare l’indice dei contenuti. Lo screenshot mostra e come appare graficamente la divisione in H2 e H3 in un contenuto ben progettato.
L’indice consente al lettore di saltare da un paragrafo all’altro e di avere il quadro complessivo degli argomenti trattati; ma consente anche allo spider di Google di aggiungere il cosiddetto sitelink (link scorciatoia) allo snippet in SERP.
L’alt tag o testo alternativo è un importante attributo legato alle immagini delle pagine web che ha due scopi:
1. aiutare i non vendenti a capire il contenuto delle immagini;
2. aiutare i motori di ricerca nell’indicizzazione delle immagini.
Ai nostri fini interessa il punto 2.
In passato era molto importante fornire di questa informazione per aiutare Google a comprendere il contenuto delle immagini e ad indicizzarle meglio. Oggi il motore ha moltissime fonti per riconoscere le immagini e tale attività riveste minore importanza (anche se consiglio di titolare sempre le immagini presenti in un contenuto).
I cosiddetti link interni sono tutti quei collegamenti ipertestuali che partono da una pagina e puntano ad un’altra dello stesso sito.
Sono fondamentali sia per quanto riguarda la navigabilità di un sito sia dal punto di vista SEO.
Due dei fattori che influiscono positivamente sul posizionamento organico di Google sono:
Lavorando bene e con finalità non manipolatorie ma linkando a risorse pertinenti ed utili all’interno del mio sito posso migliorare entrambi i paramentri ed arricchire l’esperienza utente di chi atterra sul mio asset.
Come migliorare l’efficacia dei link interni
Per Google i link interni migliori sono quelli posizionati nella parte alta di una pagina o comunque nel primo paragrafo di un articolo (ovvero la zona del contenuto che il motore considera più importanti).
Un elemento importante del link (in generale) è il cosiddetto anchor text (testo àncora), cioè il testo che troviamo evidenziato (colorato o sottolineato) sul link.
L’ancora dovrebbe anticipare il contenuto della pagina che l’utente vedrà dopo il click: quindi evita il più possibile i vari clicca qui, lì, su o giù.
Inserire dei link a risorse esterne di valore è una buona prassi per arricchire il tuo contenuto: indipendentemente da valutazioni SEO, questa buona pratica deve essere finalizzata a portare valore all’utente (citare le fonti giuste ti accrediterà anche come content curator).
Quindi l’unica attenzione che devi fare è controllare:
Progettare un contenuto Google friendly è già molta parte del lavoro, ma oltre alla sostanza, nel caso di scrittura SEO, anche la forma con cui presentiamo la nostra risorsa è molto importante: è quasi una condicio sine qua non per garantirne l’efficacia.
Per poter capire come mostrare un contenuto al lettore bisogna tener presenti le caratteristiche proprie della lettura online che è più lenta e più stancante rispetto alla lettura tradizionale.
Inoltre dobbiamo ricordare che durante la sessione di navigazione online il tempo dedicato alla lettura si riduce rispetto a quanto avviene per libri e riviste poiché tanta parte di esso è impiegato per cercare le fonti giuste.
Il grafico qui sotto riporta una statistica molto interessante: i contenuti più visualizzati e letti sono quelli che si trovano nella parte più alta dello schermo.
In particolare, se il contenuto è suddiviso in paragrafi, le ricerche di Nielsen Normal Group evidenziano che il primo di questi viene letto dall’81% delle persone che visitano il sito, il secondo dal 71% e così via…
Al quarto paragrafo si perde il 70 per cento degli utenti.
L’importanza della disposizione dei contenuti quindi è vitale per garantire una buona user experience, in particolare per avere tassi di rimbalzo più bassi e un tempo di permanenza sul sito maggiore.
Inoltre, per assecondare le modalità di lettura online, bisognerebbe rispettare le regole del giornalismo anglosassone e dare le risposte alle domande dell’audience subito ( Who,” “What,” “When,” “Where,” and “Why) espandendo le tematiche secondo lo schema della piramide rovesciata https://www.nngroup.com/articles/inverted-pyramids-in-cyberspace/.
Visto che dobbiamo guidare il lettore https://www.nngroup.com/articles/how-people-read-online/?lm=how-users-read-on-the-web&pt=article dobbiamo assolutamente evitare i muri di parole perché fra le modalità di scansione rapida messe in atto dal cervello c’è quella della lettura a F (rilevata tramite i processi di eye tracking) https://www.nngroup.com/articles/f-shaped-pattern-reading-web-content/ :scegliendo autonomamente cosa leggere magari non recependo tutte le informazioni utili che vorremmo fornirgli https://www.nngroup.com/articles/how-users-read-on-the-web/
Jakob Nielsen, uno dei guru dell’usabilità online (e non solo) è uno dei maggiori fautori della struttura a «millefoglie» ovvero una struttura dei contenuti che fa largo uso di tutti quegli elementi grafici e tipografici che rendono la lettura online più piacevole.
Il segreto è stratificare i nostri testi ovvero suddividerli in paragrafi con titoli di paragrafo (H1, H2, H3…), grassetti, link, elenchi puntati e numerati, numeri, parole in maiuscolo (o con le iniziali maiuscole).
Tutto ciò che «stacca» aiuta l’occhio del lettore a trovare quei punti di appiglio utili a capire le parti che davvero risultano utili e rispondono meglio di altri alle domande.
Uno dei modi che abbiamo per semplificare la lettura dei nostri contenuti è quello di limitare un solo pensiero (una sola riflessione o considerazione) per ogni periodo.
Questo aiuta la comprensione del testo e facilita la lettura, nonché l’acquisizione e memorizzazione dei concetti più importanti.
Un altro trucco è sicuramente quello di utilizzare una sintassi semplice e lineare riducendo al minimo le parentesi, gli incisi, le frasi subordinate.
Naturalmente se ci rivolgiamo ad un pubblico tecnico o affrontiamo una tematica scientifica destinata a specialisti e professionisti del settore possiamo usare un linguaggio diverso ma usare una sintassi breve e semplice facilita la comprensione al nostro pubblico:
ricordiamoci sempre che scriviamo per rispondere alle sue necessità e ai suoi bisogni, non ai nostri.
Per lo stesso motivo la forma attiva andrebbe sempre preferita rispetto a quella passiva.
Naturalmente il contenuto costituisce solo una dei “segreti” per poter vincere sulle SERP: esistono altre variabili su cui il content writer non ha potere.
La buona notizia è che Google col tempo punta a dare sempre maggior valore alle buone risorse rispetto alle altre variabili SEO.
Comunque se è vero che come SEO copy non puoi agire su alcuni fattori importanti della SEO puoi comunque aiutare la diffusione della tua risorsa.
Eccoti alcuni suggerimenti per aiutare a rendere efficace la tua strategia di SEO off page (senza dover ricorrere all’acquisto di link):
Ti mostro sotto alcuni esempi con attività di SEO copwriting che abbiamo iniziato o seguito nei periodi più diversi: come vedrai dalle ultime immagini anche con attività di blogging iniziate nel 2019 è stato possibile raggiungere risultati notevoli.
Bada bene: i risultati non sono eclatanti dal punto di vista del posizionamento ma lo sono soprattutto in termini di vantaggi economici che hanno portato ai rispettivi business di riferimento.
Esempio uno: lanciare una clinica a Roma (uno dei mercati più competititvi d’Italia) facendo leva solo sulla visibilità sulle SERP cercando di portare richieste di visite e pazienti.
Con un’attenta strategia SEO, con un posizionamento eccellente focalizzato sulla capitale e con contenuti che mostravano l’expertise dello staff dell’organizzazione, siamo riusciti a traghettare migliaia di pazienti verso una clinica pressochè sconosciuta prima.
Oltre a questo abbiamo garantito centinaia di migliaia di visite ogni anno sui motori per tematiche target che hanno consentito anche, in periodo Covid, di poter sfruttare tale asset per attrarre pazienti interessati a consultazioni online.
Esempio due: come lanciare uno studio di fisioterapia con una Strategia SEO local.
Anche in questo caso: in neanche due anni abbiamo creato migliaia di opportunità di business l’anno ad una realtà pressoché sconosciuta prima ed abbiamo garantito un posizionamento locale in grado di attrarre la giusta clientela.
Esempio tre: come lanciare un centro d’eccellenza specializzato in traumatologia della mano.
Come per gli esempi precedenti il risultato che conta, oltre al posizionamento SEO, è l’incremento del volume d’affari concreto traghettato dalle SERP.
In questo caso i benefici sono stati ancora più immediati: il nostro cliente in pochi mesi è diventato l’authority nel suo settore di riferimento intercettando tutte le esigenze dei servizi che offre nel suo centro.
Esempio quattro: sempre nel settore Health and Pharma, grazie all’attività SEO affidataci da un’importante multinazionale farmaceutica siamo riusciti a lavorare a quattro mani col cliente per compiere un’attività di disease awareness sull’atrofia vulvo-vaginale coinvolgendo milioni di donne interessate dalla problematica e creando una case history unica nel suo ambito.
Anche nel settore finanziario è possibile utilizzare Google per veicolare potenziali clienti in target sui propri asset.
Grazie ad un’attività di content marketing SEO oriented siamo riusciti a conquistare la long tail del settore assicurativo di due multinazionali operanti in ambiti diversi ed a veicolare centinaia di migliaia di utentiin target sulle properties delle società indicate ogni anno.
Caso 1:
Caso 2:
In questo caso la sfida era di portare opportunità concrete ad una nuova realtà del settore iniziando il progetto da zero.
Con un’attenta strategia SEO oriented, grazie alle competenze del cliente, in nemmeno due anni siamo riusciti a far diventare l’azienda la più importante e visibile realtà sulle SERP di Google di tutto il settore Horeca per gli argomenti d’interesse ma soprattutto a trasformare il sito aziendale in una miniera di opportunità e di richieste di consulenza con centinaia di migliaia di utenti BtoB del settore che frequentano il suo sito.
SEO copywriting nel business del team building.
In questo caso l’obiettivo di business era dare massima visibilità su Google ed attrarre contatti interessati ad una realtà che organizza attività di team building a livello nazionale.
La SEO copy ci ha permesso di fare diventare l’azienda in questione la leader di settore sulle SERP e soprattutto, grazie anche ad una strategia geolocalizzata, a creare numerosissime opportunità di business per il team building nelle città ed online.
Come diventare SEO copywriter: le possibili alternative
Dopo aver visto come l’arte di scrivere e progettare risorse in grado di diffondersi su Google possa creare opportunità concrete ai business vediamo come si possono acquisire tali abilità.
Premessa:Ci sono molti modi per apprendere l’arte della SEO copywriting: deve essere chiaro che puoi acquisire milioni di nozioni (di cui dovresti sempre verificare l’attendibilità) ma sono i risultati che concretamente porti ai tuoi progetti o ai tuoi clienti a qualificarti come bravo SEO copywriter.
Ciò detto ecco una serie di consigli utili:
Prima di lasciarti ringraziandoti per essere arrivato fin qui ti lascio con una lista di 50 consigli utili che fanno parte di un elenco più ricco pubblicato sul mio Libro SEO Energy, il cui focus è di fornire una metodologia utile sperimentata in Argoserv per creare risorse vincenti in termini di business.
Un blog può portare valore reale all’azienda? Perché è ancora uno strumento centrale nella strategia di lead generation sia BtoB che BtoC?
Anche nel 2025 un progetto Web non può prescindere dalla Consulenza di un’ottima agenzia SEO.
Come lanciare uno studio di fisioterapia a Roma, intercettare migliaia di potenziali pazienti e spingere il business in pochi mesi.
La consulenza SEO è un'attività volta a studiare in maniera approfondita il tuo sito, il tuo e-commerce, il tuo blog al fine di valutarne lo stato di salute e le…