9 modi per url-are come piace a Google
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Da quando Google ha visto la luce per la prima volta nel Settembre del 1997, siamo stati abituati a vedere i risultati delle nostre ricerche attraverso una decina di link azzurri cliccabili.
L’elenco di 10 elementi cliccabili è stato sempre considerato come il modo migliore per rispondere alle nostre domande presentando nell’ordine: Title, URL e Description all’interno dello snippet.
Da un po’ di tempo a questa parte le cose sono cambiate e gli esperti di usabilità e user experience di Google hanno deciso che quel sistema non era più così efficace come prima.
Prova a cercare la keyword “membri depeche mode“… non troppo tempo fa avresti ottenuto qualcosa di molto simile all’immagine allegata qui di seguito (oltre ad alcune immagini di video a completare l’elenco di link azzurri).
Oggi i risultati di una ricerca di questo tipo sono totalmente diversi e si presentano come in questo screenshot…
Google sta passando da una ricerca di tipo universale ad una basata sul concetto di entità. Nell’esempio che ho appena fatto, i Depeche Mode sono una famosa band musicale e la band è un’entità. Cerchiamo di capire meglio come funziona.
Vediamo cosa è successo all’apparenza e al comportamento delle immagini nelle serp di Google dopo questa transizione.
Siccome ho cercato i membri della band Depeche Mode, Google mi fa vedere (con uno sfondo nero molto cool), le foto dei componenti della band che vengono mostrate con il solo viso e sono tutte della medesima dimensione. Le immagini sono prelevate da gstatic.com, un server gestito da Big G. Quelle immagini non si trovano su altri siti in giro per il web, sono diventate di proprietà del motore di ricerca.
Una cosa molto strana è che se io clicco su una delle anteprima delle immagini delle componenti del gruppo musicale, non ottengo la foto ingrandita o il sito che la contiene, bensì Google effettua una nuova ricerca basata sul nome dell’artista! Ma, cosa ancora più interessante è che la fascia con le immagini è ancora lì…
Il carosello di immagini non esce fuori solo con le band musicali ma anche con altri tipi di categorie:
Ogni tipo di collezione (categoria) è un’entità che aspetta solo di essere riempita ed integrata con contenuti rilevanti che si aggiornano e migliorano giorno dopo giorno.
Nella parte destra dei risultati della ricerca sui Depeche Mode, puoi vedere un piccolo estratto della biografia della band. Sotto la biografia ci sono altre informazioni come gli album, i link agli altri componenti del gruppo e in generale tutte le informazioni che possono interessare un fan del gruppo come la possibilità di acquistare i biglietti dei prossimi concerti.
Dentro l’estratto della biografia, ogni link ripropone una ricerca su Google in un circolo chiuso che tende a farti restare incollato al motore di ricerca senza avere il minimo bisogno di visitare altri siti. Chissà se fra un po’ Google ci permetterà di acquistare i biglietti di un concerto direttamente dai suoi store?
Sembra proprio che Google voglia gestire le “entità” o certe categorie in un modo del tutto diverso rispetto alle ricerche organiche tradizionali. Cosa deve fare allora un bravo marketer per competere e raggiungere le prime posizioni con questo tipo di informazioni? Ecco qualche consiglio:
La vera domanda che devi porti è: vuoi davvero posizionarti per una tale categoria di entità? O preferisci competere per altre keyword, magari le long-tail? In fondo competere con Google non dev’essere così semplice e… Google non vuole certo che i suoi utenti clicchino sui link blu! Altrimenti come farebbe a guadagnare così tanti fantastiliardi? 😉
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