Anchor Text: i Collegamenti che Arricchiscono la User Experience

Il concetto di ancora è molto chiaro a chi naviga per mare ed è un po’ meno noto a chi invece naviga nel Web. Ciononostante gli Anchor Text li usiamo tutti i giorni cliccandoci sopra per arricchire  la nostra esperienza utente.

In questo articolo scopriamo come e quando si usano e le tecniche per renderli più efficaci e persuasivi. L’obiettivo di un anchor text è quello di mettere in collegamento una pagina web con un’altra attraverso una parola chiave e spingere il lettore a cliccarci sopra.

Nel web copywriting sono un elemento importante che contribuisce a migliorare il nostro livello di interazione agevolando il passaggio da una pagina all’altra.

Le ancore si usano all’interno di un testo online ogni volta che vogliamo linkare una pagina web per approfondire un concetto o un discorso che non è opportuno specificare ulteriormente all’interno dell’articolo stesso. Insomma, sono quei link che incontriamo nella pagina e che ci fanno l’occhiolino perché hanno un colore che accende la nostra attenzione e ci spingono a cliccarci, soprattutto se sono ben scritti e attinenti. Ecco la sintassi dell’anchor text anche se nella maggior parte dei casi non devi neanche conoscerla perché gli editor dei CMS ti permettono di inserirli senza conoscere l’HTML:

Dimentica i clicca qui o clicca li’ che spesso troviamo all’interno di qualche pagina, tanto in voga negli anni ’90 e nei primi anni 2000. Le ancore testuali devono essere parole chiave o comunque frasi di poche parole che siano tematicamente affini al contenuto della pagina da linkare.

Faccio un esempio: se sto parlando di contenuti sempreverdi, utilizzerò un anchor che mi porta alla pagina dove ne parlo approfonditamente (come vedi nel link sopra). Inoltre posso decidere se la pagina linkata si deve aprire nella stessa tab della pagina di partenza o in una nuova per far sì che l’utente non perda di vista la pagina principale.

Se vogliamo essere persuasivi e indurre (o invogliare) il lettore a cliccare sul link, allora dobbiamo scrivere qualcosa che indichi l’azione da fare una volta che si è cliccato sull’anchor text. Faccio un altro esempio: se sto parlando di un concerto e voglio dare la possibilità di acquistare i biglietti online, scriverò qualcosa del tipo acquista i tuoi biglietti online, linkando la pagina dove è possibile comprarli con carta di credito.

Una delle cose che dobbiamo decidere quando creiamo un anchor text è se questo debba o meno passare ranking alla pagina linkata. Mi spiego meglio: quando Google “legge” una pagina web e incontra un link verso un’altra pagina, normalmente trasferisce parte del ranking dalla pagina linkante verso quella linkata.

Se ad esempio vogliamo collegare una pagina ma non vogliamo passare ranking, allora dobbiamo specificare il parametro rel=nofollow per dire a Google di non trasferire valore alla pagina destinazione. Per farlo occorre accedere all’HTML altrimenti non è possibile impostarlo.

In tutti gli altri casi Google passerà ranking e la pagina linkata beneficerà di una parte del link juice della pagina di partenza. Questa è cosa buona e giusta soprattutto se la pagina che vado a linkare fa parte del mio stesso sito web.

Gli anchor text se usati con equilibrio e saggezza possono arricchire molto l’esperienza utente dei nostri lettori, ma se abusati (come spesso accade) possono sortire l’effetto contrario, ovvero distrarre il lettore e portarlo troppo spesso fuori dal nostro contesto. 😉