Professione food blogger: cosa fa e quanto guadagna


25/09/2014
Lisa De Leonardis
Web Content Manager
food blogger

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Lisa De Leonardis
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Mi occupo di comunicazione da 26 anni ma da oltre 11 lavoro su Content Marketing Strategy e SEO Copywriting.
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Lisa De Leonardis
Ho scritto il capitolo sul Content Marketing del manuale 'Ninja SEO Energy' e tengo lezioni presso La Sapienza, ECampus, UniBG, enti e per aziende.
food blogger

Sono i nuovi “angeli della cucina“, il pronto soccorso delle ricette, una specie di mamma sempre pronta al telefono, pronti a dispensarci con precisione dosi, risposte e consigli su come preparare ogni piatto.

A differenza (forse) delle nostre mamme, sono iper-tecnologici, tendenzialmente smanettoni e soprattutto molto, molto ricercati e coccolati negli eventi che riguardano cibo, vino ed ogni altra cosa possa considerarsi attinente con la cucina 2.0.

Qual è il primo food blog della storia?

food blogger cosa fa quanto guadagna

Era il 1997 e negli States veniva pubblicato il primo food blog della storia: si chiama (perché esiste ancora) Chow e si avvia a festeggiare con successo i vent’anni di attività. Quando nacque – e pensate a com’era internet negli anni ’90 – era una semplice bacheca dove scambiarsi consigli sui posti migliori dove mangiare, oggi è una realtà imprenditoriale con 22 dipendenti.

Sigrid Verber, food blogger di cavolettodibruxelles.it

Il food blogging in Italia arriva invece più tardi: siamo già nel marzo 2005 quando fa i suoi esordi sul web un blog che è ancora uno dei riferimenti più seguiti nel settore food&wine. Stiamo parlando de Il Cavoletto di Bruxellesun food blog nato con “l’idea di partenza di tenere semplicemente un quaderno di ricette, il mio – scrive Sigrid Verbert, creatrice del blog – per me e magari anche per chi di passaggio ci fosse interessato, in modo da raccogliere le ricette fatte a casa. Un tentativo di sostituire con qualcosa di pulito ed ordinato il vecchio faldone pieno di ritagli macchiati. Ecco”.

Oggi Sigrid, a 36 anni, si trova a fare “il lavoro che desideravo, ovvero scrivere di cucina”, dice dal suo blog. Ha scritto cinque libri di cucina, in italiano e in francese (è nata in Belgio) ed ha condotto anche una trasmissione televisiva su La5 che la ha consacrata al grande pubblico.

Parla Giulia di di Jul’s Kitchen, miglior blog italiano 2013

jul's kitchen, il più seguito blog di cucina italiano

Oramai si contano decine di migliaia (sic!) di food blog italiani in rete, alcuni ai primi passi, altri oramai affermati come Jul’s Kitchen che in barba al nome anglofono, è creazione di un’italianissima toscana (Giulia Scarpaleggia, nella foto in alto, da piccola e oggi) che si occupa di food blogging a tempo pieno. Il BlogFest 2013 ha eletto il suo miglior blog del Paese.

Ho fatto per voi due domande a Giulia che – gentilissima – mi ha risposto subito.

Ti definisci food blogger a tempo pieno, ma come e cosa ti ha permesso di arrivare a questa condizione privilegiata? 

R: Sono food blogger a tempo pieno perché vivo il mio essere food blogger tutto il giorno, perché è attraverso il blog che mi arrivano clienti per i corsi di cucina e lavoro. Ho aperto il blog 5 anni e mezzo fa, e per anni ho fatto una “doppia vita”, costruendo contatti e clienti.

Noi giornalisti diventiamo a volte sfacciati, per cui sfacciatamente ti chiedo: è possibile vivere facendo la food blogger? Se sì, quando e come è avvenuto il “salto di qualità”?

R: È possibile? non in Italia, non per me, per lo meno. Faccio corsi di cucina, scrivo libri, sviluppo ricette e faccio foto per riviste e aziende. Tutto passa attraverso il blog, che è un portfolio online e un biglietto di visita, ma non è sicuramente la mia principale fonte di guadagno. Quanto guadagno? abbastanza per comprare gli ingredienti e i libri che mi piacciono, non abbastanza per comprarmi borse firmate o fare un viaggio di due settimane negli Stati Uniti! 😉

Il decalogo del food blogger di successo

food blog di successo: le dieci regole d'oro

1) Credici! È il tuo progetto, se non ci credi tu, chi dovrebbe crederci? 🙂

2) Il successo non arriva per caso. Intanto siamo qui per sfatare un mito: quello del “sono diventato famoso senza accorgermene”. Lavorare come food blogger (ma vale generalmente per qualsiasi tipo di blog) comporta tempo, risorse, costanza e investimenti iniziali, esattamente come un qualsiasi altro lavoro. La quantità del tuo impegno e della tua dedizione saranno direttamente proporzionali alla possibilità di riuscita del progetto. Se vuoi avere idea di cosa significhi tutto questo ti consiglio di leggere questo post.

3) Con chi parli? Pensa a chi sono i tuoi potenziali lettori, pensa a chi vorresti come interlocutori: casalinghe, giovani o chef… insomma immagina il tuo target ideale: è a loro che dovrai parlare, utilizzando un linguaggio adatto. Ricorda che ognuno ha il suo contenuto ideale. Pensa a cosa vorrebbero leggere e poi… scriviglielo 🙂

tenere un food blog è un impegno serio, pianifica gli obiettivi

4) Produrre contenuti interessanti. È l’unica possibilità che hai per essere ascoltato e dunque generare traffico sul tuo blog. Pensaci: se pubblichi contenuti interessanti il tuo pubblico tornerà, ti condividerà sui suoi social, parlerà del tuo articolo magari anche durante una cena tra amici, che poi verranno a cercarti a loro volta. Le voilà!

5) Un occhio alla SEO. Che il tuo blog sia ospitato su WordPress, Joomla o Blogger non ha importanza, quello che è davvero importante è che tu riponga la giusta attenzione alla SEO. Inoltre non devi trascurare le regole della SEO copywriting tuoi contenuti ottimizzati saranno ancora più visibili e faranno guadagnare un buon posizionamento al tuo blog.

6) Lavora come un vero project manager. Datti tempi, scadenze, elabora un’agenda editoriale delle pubblicazioni ovvero fai un elenco dei titoli e degli argomenti dei post che scriverai e di quando li scriverai, fai in modo di trovare il tempo di elaborare una presentazione del tuo food blog così da poterla inviare ai tuoi contatti per farti conoscere in modo professionale.

7) Studia altri food blog. Ogni bravo allievo ha dei bravi maestri, così anche tu potrai trovare dei riferimenti. Attenzione: questo significa trovare ispirazione, non copiare! Oltre che ai lettori, a Google i copia e incolla non piaceranno affatto! (in questo articolo è spiegato anche perché).

8) Occhio all’immagine. Una delle cose più importanti sarà l’immagine che darai del tuo lavoro. Elabora una veste grafica accattivante per il tuo blog, scegli con accuratezza il template che userai, coinvolgi un grafico per realizzare il logo ed usa un’immagine coordinata per ogni documento che produrrai. La coerenza ti aiuterà a rendere il tuo blog un vero brand, trovando il giusto equilibrio tra necessità SEO e web design

9) Sfrutta tutte le potenzialità della comunicazione. Sto parlando sia di comunicazione online che offline. Per farti conoscere sarà necessario che il web parli di te attraverso altri siti e blog di settore, sarà necessario contemporaneamente coinvolgere anche la stampa. Come si fa? Dovrai lavorare come un ufficio stampa producendo comunicati e creando un database di indirizzi ai quali inviare le tue comunicazioni. Un consiglio? Punta in alto perché a volte è più facile di quel che credi. Come ci ha raccontato Giulia Scarpaleggia, il food blog è un mezzo attraverso il quale trasformare contatti in clienti.

10) Usa i social network. Inutile dirlo, le piazze virtuali sono fondamentali per farti conoscere ad un pubblico vasto. Quello che potrai fare con questo strumento è creare delle community attorno al tuo brandCrea dei profili e rendili vivi postando costantemente notizie ed informazioni stando attento alle tue cerchie e alle caratteristiche di ogni social network.

[fonte immagine di testa: www.vanityfair.it]

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