Il partner digitale per far crescere il tuo business
Il digitale per noi è un mezzo: il successo del tuo business è il fine. Il team Argoserv, compatto e coeso dal 2003, studia e applica le migliori strategie di marketing e le tecnologie per portare al successo le aziende e i partner che scelgono di lavorare con noi.
La parola infiamma, l’esempio trascina
“Fai di te stesso un brand” di Riccardo Scandellari, in arte Skande, può essere riassunto con tale celebre verso. Se infatti a scrivere il libro fosse stato un signor nessuno, bravo a riportare esperienze per sentito dire, il suo non sarebbe stato che un semplice esercizio letterario, un testo riservato ai cultori della materia, buono solo come un cimelio da sfoggiare nella propria biblioteca (per chi come me è ancora avvezzo alla cattiva abitudine di godere del piacere di sfogliare pagine fisiche).
La bussola del personal branding
Ma ‘fai di te stesso un brand’ è l’archetipo, di una guida utile ed interessante, che spiega, passo dopo passo, cosa si debba fare o non fare per diventare un marchio e costruirsi una carriera, scritto da un validissimo professionista, diventato ormai una media company (ti ricordo, che siamo nell’era del content e dell’ inbound marketing e dei mercati ritornati conversazione e che chiunque, professionista o azienda, si deve trasformare in un’agenzia di comunicazione).
Per rendersi conto di quanto tale affermazione sia veritiera basti scorrere la classifica dei blog stilata da ebuzzing e constatare come Skande, col suo bel diario online, sia costantemente piazzato fra i migliori cinque nella categoria marketing e comunicazione. Non solo, ma in “Fai di te stesso un brand” troviamo attuati e messi in pratica i principi stessi che vengono spiegati da Scandellari nel suo illuminante libro. L’accuratezza e la strategia con cui Skande ha selezionato chi citare e quali esempi portare a modello da studiare ed emulare, costituisce un capolavoro di lungimiranza e visione.
Nel suo libro infatti vengono chiamati in causa quasi tutti i più noti influencer italiani: non solo, quasi a sottolineare l’importanza del networking nell’economia delle conoscenze (per questo leggi anche due gradi e mezzo di separazione di Domitilla Ferrari), anche la scelta delle immagini dei tweet e dei post social riportati e dei guest contributor è frutto di un lavoro certosino e lungimirante. La pagina dei ringraziamenti poi è un capolavoro di strategia: posta ad inizio del libro, quasi a mo’ di invocazione alle muse ispiratrici, testimonia come le buone frequentazioni e la riconoscenza siano una moneta imprescindibile per accrescere il nostro valore o patrimonio sociale (suggerimento pratico: entra in contatto con solo due o tre mostri sacri del web marketing nazionale citati da Skande e vedrai che la tua carriera e la tua vita ne trarranno grandi benefici).
Fai di te stesso un brand e il Machiavelli della reputazione online
Il Machiavelli del personal branding (accostamento da interpretare in senso benevolo, come fa Foscolo nei Sepolcri) ci svela di che lacrime grondi e di che sangue la professione del blogger. Tradotto: se non sei Chiara Ferragni, col blog difficilmente potrai arricchirti e per tanti milioni di blog che ogni giorno nascono sulle ali dell’entusiasmo, altrettanti ne muoiono: Riccardo racconta come nei primi nove mesi il suo lavoro non abbia portato frutti. Ma se il tuo obiettivo è la crescita professionale, la reputazione online, la visibilità, che come dice realisticamente Skande è l’obiettivo di tutti, allora un luogo virtuale, in cui quotidianamente fai vedere quanto vali, può diventare un trampolino di lancio verso una carriera appagante, divertente, faticosa (un blogger non va mai in ferie) ma soprattutto ricca di esperienze ed incontri interessanti e stimolanti. Un discorso a parte merita la scelta di Riccardo di associarsi e di condividere il percorso professionale con un altro mattatore (istrionico e geniale) del web: Rudy Bandiera (leggi la recensione di Web 3.0), che, momentaneamente impegnato a raccontarci i tesori d’Italia dietro il sudore degli atleti e del pedale (anche se mi pare che sia più interessato a cantine e ristoranti), quotidianamente ci mostra come blog, tweet e like siano un tesoro di valore inestimabile nel personal brand building (N.B. Non tralasciare di leggere l’introduzione di Rudy, inno alla costruzione della propria credibilità).
Che dire di più: date tali premesse il fatto che il libro sia un best seller, non è che il risultato di talento, passione, competenza visione e buone frequentazioni. Invito tutti quelli che intendono diventare dei brand a leggere tale stimolante guida. Quello che ho apprezzato di più e che ho trovato davvero educativo è lostile semplice, chiaro, divulgativo ma elegante. Skande c’insegna come si possa riuscire con le proprie forze con visione, lavoro duro, educazione e buon senso: in un paese in cui pare non esserci futuro per chi non scalpita, non urla, non è volgare o non scende a compromessi, Riccardo è l’esempio tangibile di come una persona “normale” possa costruirsi un presente ed un futuro grazie a talento e impegno (forse come ripeto sempre, il web è uno degli spazi franchi in cui ciò è ancora fattibile). Ora ti lascio con un paio di massime che ho trovato particolarmente istruttive e interessanti:
Charles Bukowsky : il genioè un uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
Albert Einstein: non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a tua nonna.
To do list
Suggerimento pratico di cui far tesoro: (oltre ad alcuni tool che devo studiare meglio) devo inserire sui profili social una foto più formale…
E tu cosa imparerai o cosa hai imparato da Skande?
Argoserv: il team che ti accompagna al successo digitale
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