10+1 consigli pratici su come scegliere la migliore SEO Agency
Anche nel 2025 un progetto Web non può prescindere dalla Consulenza di un’ottima agenzia SEO.
Il digitale per noi è un mezzo: il successo del tuo business è il fine. Il team Argoserv, compatto e coeso dal 2003, studia e applica le migliori strategie di marketing e le tecnologie per portare al successo le aziende e i partner che scelgono di lavorare con noi.
Il SEO specialist è il miglior amico del tuo business online:
Un ottimo analista SEO deve:
Il SEO Strategist è colui che studia la strategia per ottenere il miglior posizionamento sulle prime pagine di Google, Bing e Yahoo & Co, e deve:
Il SEO specialist è colui che mette in pratica le strategie preoccupandosi degli aspetti tecnici e “scientifici”del piano di conquista delle prime posizioni su Google.
Le 2 figure dello specialista e dello stratega possono essere incarnate in un’unica figura professionale anche se, vista la complessità della disciplina, è sempre più difficile conoscere tutti gli aspetti della SEO.
Per SEM specialist s’intende solitamente (e in maniera impropria) l’attività del professionista che si occupa di acquisizione di visibilità sulle pagine dei risultati dei motori di ricerca grazie all’attività di Ads ovvero della persona che cura l’asta (l’attività di bidding) per comparire fra i risultati sponsorizzati di Google con il miglior ritorno sull’investimento.
In realtà l’attività di search engine marketing ricomprende la SEO oltre alla SEA (o pay per click o search engine advertising)
quindi
SEM = SEO + SEA
ma ormai è d’uso comune chiamare SEM specialist quello che sarebbe l’esperto in SEA.
Le skill richieste per svolgere con profitto l’attività di specialist si sono evolute nel corso del tempo.
Come avrai capito, da quando sono apparsi sulla scena i motori di ricerca per la prima volta (quelli che facevano la parte del leone nel dirigere traffico verso i siti nel web di fine anni novanta e dei primi anni duemila) le cose sono cambiate e non poco.
Pur essendo le regole della SEO tecnica rimaste le stesse, sono cambiati i search engine: prima della comparsa di Google, Altavista, Lycos e Yahoo la facevano da padroni.
Non mi piace parlare di preistoria, ma rispetto al primo web, con l’arrivo di Big G, lo scenario è stato stravolto. Fra i vari fattori di posizionamento due erano gli ingredienti “segreti” che, secondo gli algoritmi studiati da Page e Brin (i fondatori di Google), avrebbero dovuto influire in maniera determinante nel successo in SERP:
1) il contenuto della pagina (che doveva essere in tema con la richiesta fatta dall’utente o almeno tale doveva apparire agli occhi di Google);
2) i link che puntavano a quella pagina. La vera invenzione rivoluzionaria di Google consisteva nell’utilizzare prima, e meglio di altri, un sistema di recensione online ante litteram: ogni pagina HTML e ogni sito web che riceveva un link era come se ricevesse un voto. Il sistema di ranking, immaginato da Mountain View, doveva essere un sistema meritocratico e in grado di sfruttare al meglio l’elemento caratterizzante la comparsa del web: ossia il link, una direzione da seguire nel nuovo universo digitale.
Chi riceveva più link e aveva un contenuto corrispondente alla parola chiave (o keyword), inserita nella query del motore di ricerca, vinceva (naturalmente il discorso è semplificato all’estremo, ma concettualmente rende bene il meccanismo).
Fatte simili premesse, si comprende l’ardore dei primi SEO nel cercare di accaparrarsi tonnellate di link in ingresso (con modalità spesso fraudolente dette black hat) e si comprende anche il desiderio di ottimizzare tutto quello che si poteva nella pagina HTML (title, description, domain name, testo evidente od occulto) per “convincere” il motore di ricerca che il proprio sito, o una sua singola pagina, fosse in tema con la richiesta immessa nell’apposito box rettangolare.
Oggi fortunatamente, dopo che Google è riuscito a lanciare i suoi pericolosi animali a caccia dei furbetti (Panda , Penguin, Hummingbird) e sta dando sempre più importanza alla pertinenza ed alla rilevanza del contenuto rispetto al search intent a scapito delle pratiche che tendono ad ingannare solo il search engine, si aprono nuovi scenari ed opportunità in SERP .
Anche l’arrivo della semantic search e dell’intelligenza artificiale sta dando una mano a progredire verso soluzioni in grado di premiare gli utenti e fruitori del web rispetto ai manipolatori.
Altro retaggio del web 1.0 è quello di cercare di posizionarsi per le “parole chiave secche” (quelle composte prevalentemente da uno, due o anche tre termini) che sono quelle che destano maggior interesse e sono in grado di far confluire molto traffico sui siti.
Ancora oggi il novanta per cento delle richieste di preventivi che arrivano in agenzia hanno il seguente tenore: “Quanto costa posizionarmi in prima pagina per la parola chiave xyz?”
Nel 2017 un bravo SEO non è quello che a priori ti garantisce la pole position sui motori di ricerca (magari vendendoti l’attività a pagamento di Google come visibilità organica, o proponendoti trucchetti a rischio di penalizzazione), ma quello che è in grado di garantirti il miglior posizionamento complessivo per le parole chiave utili (ti spiegherò fra poco quello che intendo usando tale aggettivo) correlate al tuo business, compatibilmente con il tuo investimento e la forza dei tuoi competitor.
Le parole chiave utili o target keyword sono quelle in grado di generare profitti o di far raggiungere gli obiettivi prefissati (branding, reputazione online ecc)
La visibilità è una metrica da SEO 1.0 : il volume dei fatturati generati anche grazie alla SEO è un obiettivo.
Logicamente se il business non funziona, l’offerta non è congrua, il flusso d’acquisto è mal studiato, le recensioni online sono pessime, il SEO non può fare molto più di assicurare le visite.
Ma compito imprescindibile di un professionista dell’ottimizzazione sulle pagine dei motori è quello di segnalare anche tutte le problematiche connesse alla conversione.
Il SEO deve sempre più diventare un inbound marketer ed un medico della salute del business online.
Non più mezzi o trucchetti ma piani, analisi, contenuti e competenze.
Gli attrezzi del mestiere, gli strumenti di analisi, variano da consulente a consulente : ognuno predilige e conosce i propri (oggi quasi tutti gli strumenti a pagamento automatizzano molte delle attività che in passato richiedevano tempo ed energie).
Ecco una panoramica dei più diffusi:
Poi ci sono i vari SEO TOOL in grado di verificare lo stato di salute del sito, il posizionamento proprio e della concorrenza, le parole chiave più interessanti, le performance del sito (velocità di caricamento). Oggi è già Google che suggerisce molte ottimizzazioni in termini di performance ecc:
(La lista potrebbe crescere all’infinito)
Il Seo specialist o SEO consultant è una figura molto richiesta dal mercato perché oltre a garantire visite gratuite e crescenti nel tempo, e quindi contratti e denari, può contribuire a rendere unica l’esperienza utente.
Basta interrogare le SERP di Google per capire come i numeri parlino a favore.
Anche se questa tabella presa da Semrush va presa con beneficio d’inventario…
Un bravo SEO consultant ha molte opportunità di lavoro sia in Italia che all’estero:
Le opportunità di lavoro ci sono sia per per le figure junior che per i senior: l’unico requisito richiesto è che le competenze ci siano effettivamente (oggi va molto di moda scrivere sul curriculum SEO Specialist senza avere le competenze effettivamente richieste).
Ci sono molte strade per intraprendere l’attività di consulenti SEO e non esiste un percorso prestabilito, ecco le più comuni:
Non si può dire di essere un SEO senza aver lavorato e portato risultati in progetti propri o su quelli dei clienti.
Si possono acquisire milioni di nozioni (vanno verificate poi quelle attendibile e quelle che non lo sono) ma è poi il test sul campo ad attribuire la qualifica di specialista.
Un buon corso SEO è un punto di partenza privilegiato per intraprendere l’attività di specialista dei motori di ricerca: come già detto non è l’unico strumento ma può essere un ottimo incipit per capire se il mondo della search t’interessa.
Deve fornirti:
Naturalmente, come chiarisco durante le lezioni che sono onorato di tenere alla Ninja Academy, nessun corso, nessun libro, nessun blog di settore, potrà da solo farti diventare un bravo SEO: solo la pratica costante, lo studio delle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP), l’olio di gomito passato sui tuoi progetti e sugli analytics, la conoscenza base dell’HTML possono farti diventare, negli anni, un esperto del tema.
Se è vero però che non diventerai un search engine marketer solo leggendo testi o seguendo scuole, dei buoni consigli iniziali, suggeriti da chi ha già affrontato gli stessi problemi che anche tu ti troverai ad affrontare, ti possono essere utilissimi per capire:
1) cosa chiedere ai SEO, sia che tu sia un imprenditore o professionista, per far decollare il tuo business sui search engine;
2) quali scelte fare per la tua carriera in caso tu voglia intraprendere la strada della consulenza SEO.
Non esiste nessun albo SEO né tanto meno esistono certificati o attestati con valore legale.
Molti corsi rilasciano un attestato perché gli studenti spesso scelgono le accademie da seguire solo per poter avere un pezzo di carta da poter esibire ad un colloquio di lavoro. Quello che fa la differenza per garantirti un futuro nel mondo del search marketing è quello che sai fare: il resto è solo fumo.
Non esiste una risposta ad un simile quesito. Quello che si può asserire senza tema di essere smentiti è che si tratta di una professionalità sempre più richiesta ed apprezzata in ambito nazionale ed internazionale.
Il tempo varia da persona a persona, sicuramente le qualità dei docenti, le persone con cui si collabora, i progetti a cui si lavora e i metodi che si usano sono dei parametri importanti da tenere in considerazione. Ecco alcune risorse e persone da seguire:
Caro aspirante SEO specialist o azienda in cerca di visibilità e opportunità, per il momento è tutto.
Anche nel 2025 un progetto Web non può prescindere dalla Consulenza di un’ottima agenzia SEO.
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