Person is the King: il nuovo Paradigma del Digital Marketing


03/01/2014
Luca De Berardinis
SEO specialist
persona king

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Luca De Berardinis
SEO specialist
Sono un esperto SEO con più di 21 anni di esperienza nella pianificazione e gestione di progetti per il posizionamento organico su Google.
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Luca De Berardinis
Ho scritto il capitolo sulla SEO tecnica del manuale Ninja SEO Energy e tengo lezioni sulla SEO per Confindustria, Assintel, Sole24Ore Business School e Università La Sapienza.
persona is the king

Content is the king è il mantra che ci siamo sentiti ripetere fino alla nausea ormai da alcuni anni. È vero, i contenuti sono ciò da cui tutto il digital marketing trae origine. Sono ciò che le persone cercano e desiderano sempre di più e sempre più spesso, ovunque e comunque.

Ma la mia sensazione è che ultimamente molti marketer si siano messi a creare contenuti solo per il gusto di farlo, senza un piano o un obiettivo.

Cioè della serie: scriviamo contenuti, poi chi li vede li vede… buttiamoci! Non è così che si fa marketing, almeno non più. Dove sono finite le persone? E gli utenti? E i nostri potenziali lettori?

Caro marketer, il vero Re del Digital Marketing è la Persona

Per il 2014 auspico che tutti i marketer tornino a considerare la persona come il fulcro di tutte le campagne di Content Marketing e di visibilità online. È del tutto inutile scrivere contenuti senza sapere a chi ci si rivolge, senza conoscere il nostro target (termine orribile ma efficace), senza aver studiato i nostri potenziali lettori. Eppure è esattamente ciò che molti marketer fanno: produrre testi, video, immagini, grafici, infografiche e slide senza un obiettivo ben preciso, a casaccio… Errore madornale che si paga subito con la mancanza di visibilità, la scarsità di condivisioni, la carenza di accessi e la morte di qualsiasi progetto web che non abbia una vision.

Nell’anno appena trascorso mi è capitato diverse volte di trovare articoli di vario genere scritti senza un chiaro intento e senza una reale utilità per chi legge. Il bello è che te ne accorgi subito, sin dal titolo che risulta piatto, che non comunica nulla di interessante e che non ti invoglia nel proseguimento della lettura. Se poi ci metti anche che la parte SEO viene trascurata o fatta male, allora capisci di quanta spazzatura si trovi in giro per la Rete. L’unico scopo di questi articoli è quello di gonfiare il web e gli archivi dei motori di ricerca, i quali si vedranno bene dal mostrarli nei risultati delle ricerche dei loro utenti…

 bad content

Come fare per rimettere le persone al centro del Web?

Sarebbe bello avere un cartello come quello qui sopra che ti avverte ogni volta che ti stai avvicinando ad un sito con contenuti inadatti per un essere umano… un bel warning che tiene alla larga tutti quegli utenti che si aspettano e pretendono molto dal web. Internet è un qualcosa di troppo importante per essere considerato con sufficienza. Ecco allora che serve ripensare totalmente il modo con cui produciamo contenuti e creiamo valore per i nostri utenti. Una sana analisi degli obiettivi, tanto per cominciare!

In Argoserv, quando pianifichiamo una campagna di visibilità online per i nostri clienti, la prima cosa che facciamo è quella di analizzare in modo scientifico i destinatari del messaggio promozionale, i potenziali fruitori dei contenuti che saranno ospitati dal website. Non è una cosa semplice a farsi, ma è proprio il cliente che può darci un grande aiuto per intercettare l’utente tipo o il lettore tipo dei contenuti che stiamo progettando. Proporre una bella intervista al cliente è un modo corretto per cominciare.

La parola chiave di questa fase è: “costruire un identikit“, ovvero immaginare le caratteristiche principali della persona a cui vogliamo rivolgerci. Studiarne abitudini, desideri, esigenze, comportamenti, cultura e tutto ciò che può aiutarci a delinearne un profilo utile per il nostro lavoro di content marketer. Sono tanti gli strumenti utili in questo senso: uno su tutti è il keyword planner di Google AdWords (devi essere loggato a Google) con cui possiamo intanto farci un’idea di cosa e come cerca la gente su un determinato argomento.

Il passo successivo è comprendere le intenzioni di chi cerca e per farlo serve un atteggiamento empatico che ci permette di guardare il mondo con gli occhi del cliente. Ma è proprio quello che dobbiamo fare come marketer consapevoli se vogliamo stravolgere il paradigma del digital marketing e gridare forte: “Person is the King”! 😉

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