Cosa Significa Essere nella Top 3 delle SERP di Google


17/10/2012
Luca De Berardinis
SEO specialist
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Luca De Berardinis
SEO specialist
Sono un esperto SEO con più di 21 anni di esperienza nella pianificazione e gestione di progetti per il posizionamento organico su Google.
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Luca De Berardinis
Ho scritto il capitolo sulla SEO tecnica del manuale Ninja SEO Energy e tengo lezioni sulla SEO per Confindustria, Assintel, Sole24Ore Business School e Università La Sapienza.
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La parte più grossa del mio lavoro consiste nella Search Engine Optimization, ovvero nella ottimizzazione dei Siti Web per una corretta e ottimale indicizzazione sui motori di ricerca.

Spesso i clienti mi chiedono di voler raggiungere la prima pagina su Google senza specificare con quale keyword o senza avere chiari i reali obiettivi della strategia di Web Marketing.

Ha senso parlare di ranking su Google solo quando si ha chiaro l’obiettivo da raggiungere e la strategia da mettere in atto per lo scopo. Faccio un esempio esemplificativo: uno dei nostri clienti aveva bisogno di acquisire visibilità con la parola chiaveSviluppo Mercati Esteri” (uno dei loro servizi più importanti).

Con una accurata strategia SEO siamo riusciti a portarlo nella prima posizione assoluta della SERP (Search Engine Results Page: pagina dei risultati del motore di ricerca) di Google con quella keyword. Da quel momento il nostro cliente riceve numerosi contatti qualificati di persone o aziende interessate a quel tipo di servizio. Obiettivo raggiunto!

Essere primi su Google significa avere il 53% dei click… ma è dura restarci!

Prima posizione di Google

Secondo una ricerca di Compete, sembra che essere nella prima posizione delle SERP di Google significa avere il 53% dei click di quella pagina. Sì, hai capito bene!

Essere i primi vuol dire avere più della metà delle chance di ricevere click qualificati e interessati rispetto al proprio target e in rapporto alla keyword scelta.

Inoltre la prima posizione innesca un meccanismo psicologico poco noto negli utenti che cercano una determinata parola chiave. Le persone sono portate a pensare che il primo della lista sia automaticamente il migliore relativamente al suo settore di appartenenza e alla sua area geografica di competenza.

Questo non fa che accrescere il valore del primo posto su Google. Ma, al contrario dei diamanti, la pole position non è per sempre e per conservarla si fa molta fatica. La concorrenza, i competitor e i detrattori sono sempre pronti a spodestarci, quindi un bravo SEO deve sempre tenere sott’occhio il ranking dei propri clienti ed avere pronta una strategia di compensazione qual’ora fosse necessaria.

Al secondo e terzo posto resta il 15% dei click, ma sono comunque preziosi!

Seconda e terza posizione su Google

Sempre secondo la ricerca di Compete, pare che la seconda e la terza posizione nelle SERP di Google acquisiscano rispettivamente il 9% e il 6% dei click su quella pagina.

È un risultato che sorprende dal momento che dal primo al secondo posto c’è una differenza di “uno”, così come dal secondo al terzo…

Questo conferma la grande importanza di essere primi su Google, anche se essere secondi e terzi significa aggiudicarsi comunque una buona fetta di mercato.

Il podio di Google è, senza ombra di dubbio, una posizione privilegiata per dare grande visibilità al proprio brand o ai propri prodotti/servizi. Conquistarlo non è cosa semplice, ma neanche impossibile! 😉

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