Il partner digitale per far crescere il tuo business
Il digitale per noi è un mezzo: il successo del tuo business è il fine. Il team Argoserv, compatto e coeso dal 2003, studia e applica le migliori strategie di marketing e le tecnologie per portare al successo le aziende e i partner che scelgono di lavorare con noi.
Ti sei mai chiesto come mai, nonostante le numerose visite al tuo sito web, sono pochissime le persone che ti contattano, comprano, mandano una mail o semplicemente fanno un commento?
Una delle possibili spiegazioni a questo comportamento apparentemente strano è sicuramente un parametro a volte trascurato di Google Analytics: la Frequenza di Rimbalzo. Ecco la definizione che ne dà Google: “La frequenza di rimbalzo è la percentuale di visite di una sola pagina, ossia visite in cui la persona esce dal sito dalla stessa pagina in cui è entrata senza interagire con essa.“
Bounce Rate alto? Occhio a coinvolgimento e user experience
La frequenza di rimbalzo viene espressa con un valore percentuale che indica letteralmente il numero di utenti che rimbalzano sul tuo sito web senza esserne interessati. Esempio: un bounce rate del 45% ci dice che su 100 persone, 45 scappano via dal sito. I motivi? Eccone alcuni:
- le pagine web non sono pertinenti rispetto alle keyword per cui sono visibili su Google
- il design delle pagine non mette nel giusto risalto le informazioni cercate
- la proposta o le offerte dei prodotti in vendita non soddisfano le aspettative
- non c’è coerenza tra l’eventuale annuncio AdWords e la landing page corrispondente
Un altro parametro di Analytics che può aiutarci ad individuare dove stiamo sbagliando è sicuramente il “Coinvolgimento” di cui vi mostro un piccolo esempio di un nostro cliente:
Come puoi vedere dallo screenshot qui a fianco, è possibile paragonare la durata delle visite con il numero delle stesse. Ci si accorge che la maggior parte di queste non durano più di 10 secondi. Ma siccome è un portale di annunci, è possibile che gli utenti guardano l’annuncio, si segnano le informazioni essenziali (telefono, mail, sito web) e poi vanno via dal sito. Obiettivo raggiunto! 🙂
Ci si deve invece preoccupare quando la durata della visita non va oltre 1 o 2 secondi e in quel caso significa che si è verificato un rimbalzo per uno dei motivi che ho elencato qui sopra. Altra possibile causa è l’esperienza utente, ovvero quel mix equilibrato di design accattivante, contenuti di valore e facilità d’uso. Quando questo mix è squilibrato o manca di uno dei suoi componenti fondamentali l’esperienza utente ne risente e le persone vanno a cercare altrove.
Le persone cercano online una soluzione rapida ai loro problemi
Una cosa che molto spesso i marketer dimenticano è il profilo dell’utente medio del Web. Cerchiamo quindi di ricordarlo brevemente qui.
I cosiddetti internauti sono persone con caratteristiche abbastanza ricorrenti che li accomunano e che ci aiutano a capire come regalare loro la migliore esperienza utente possibile sul nostro website.
Infatti l’unico modo per non far fuggire via i nostri prospect o follower, è quello di dar loro quello che cercano o di cui hanno bisogno presentandolo bene e con un linguaggio diretto. L’utente medio quindi:
- non ha tempo da perdere, va sempre di fretta e quindi vuole tutto e subito
- si stanca facilmente: leggere su un PC, tablet o smartphone è stancante
- si annoia subito, soprattutto se non trova in 2 secondi ciò che sta cercando
- vuole risolvere i suoi problemi, con pochissimi click e in poco tempo
Quando progettiamo i nostri siti web, le nostre landing page o semplicemente scriviamo i nostri post, dovremmo sempre tenere a mente queste 4 caratteristiche tipiche dell’utente medio di Internet. Solo così riusciremo a metterci nei suoi panni con un pizzico di empatia e con lo sforzo necessario per soddisfare le sue esigenze e le sue aspettative. Tu come fai per mantenere bassa la frequenza di rimbalzo dei tuoi siti web? 😉
Argoserv: il team che ti accompagna al successo digitale
Articoli Correlati
Consulenza SEO cos’è e a cosa serve
La consulenza SEO è un'attività volta a studiare in maniera approfondita il tuo sito, il tuo e-commerce, il tuo blog al fine di valutarne lo stato di salute e le…
SEO copywriting 2023: definizione e metodologia con esempi e case histories
A cosa serve le SEO copywriting: aiuta a far raggiungere le prime posizioni sulle pagine di Google e dei motori di ricerca ai contenuti (testuali, video, fotografici) che realizzi
Primi su Google e sui motori di ricerca: la miniera d’oro per il tuo business
Perché essere primi su Google e gli altri search engine?